Kaichou wa Maid-sama!

11.12.2012 21:32

 

Kaichou wa Maid-sama!



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Serie TV animata andata in onda in Giappone dall'aprile al settembre 2010, in 26 episodi, ancora inedita in Italia.



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TRAMA.
Kaichou wa Maid-sama! è ambientato nella scuola superiore Sekei, che fino a poco tempo fa era esclusivamente maschile. Da poco prima dell'inizio della storia, le porte del liceo statale sono state aperte anche per le ragazze che, seppur in minoranza, vengono particolarmente responsabilizzate dai dirigenti scolastici, con lo scopo di integrarle pienamente nell'ambiente. A questo proposito viene eletta rappresentante d'istituto Ayuzawa Misaki, una giovane e bella studentessa, dalle grandi abilità sportive e dal carattere decisamente adeguato alla situazione. Misaki ben presto dovrà avere a che fare con gli elementi maschili peggiori dell'istituto e con le loro abitudini poco consone ad un ambiente misto, dovendo districarsi tra giornaletti osè, termini osceni, abbigliamenti poco appropriati e situazioni al limite dell'imbarazzante. Per fare ciò la bella Misaki cerca di far rispettare un rigidissimo nuovo regolamento, che va poco a genio ai maschietti abituati ad una grande libertà, con i quali avrà molto presto furiosi scontri. Ma grazie alla sua caparbia e alla sua anormale forza fisica riuscirà da subito a mettere in chiaro le cose e a guadagnarsi il rispetto anche dagli alunni più indisciplinati e violenti. Misa-chan ha però un punto debole, rappresentato da un segreto extra-scolastico che vorrebbe a tutti i costi rimanesse tale, in quanto contravviene alle regole da lei stessa accettate: tutto liscio, fino a quando un giorno uno dei suoi compagni di scuola, un tale Takumi Usui viene casualmente a conoscenza di questo lato nascosto della presidentessa e da quel momento in avanti iniziano le mille peripezie divertenti e romantiche che li vedranno protagonisti.



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Kaichou wa Maid-sama! nasce come manga shoujo nel settembre del 2006, dalla penna di Hiro Fujiwara ed è tutt'ora in corso; in Italia è stato pubblicato dalla Panini Comics e dal 2011 viene inserita nella collana Planet Manga, a cadenza bimestrale, con il titolo Maid-sama! La doppia vita di Misaki.
L'adattamento anime arriva nel 2010 grazie allo studio J.C. Staff (Zero no tsukaima, Toradora!, Nodame Cantabile), con la regia di Hiroaki Sakurai e il disegno di Yuki Imotoe in soli sei mesi spopola nella rete televisiva nipponicaTBS, grazie anche ad interpreti di tutto rispetto e ad un doppiaggio eccellente.

Shoujo demenziale, shoujo divertente, harem demenziale, scolastico-sentimental-demenziale... Kaichou wa Maid-sama! non è facilmente inquadrabile e questo è a parer mio il primo punto a suo favore. Perchè essere troppo esposti ai venti della critica può danneggiare, ma qui, esattamente come già successo per Mirai Nikki, si parte da una base assolutamente umile e neofita, da penne giovani e ambiziose, che ancora non si sono fatte un nome e da cineprese appena decellofanate e uscite nuove di pacco dalla fabbrica. Ma non sempre l'inesperienza gioca brutti scherzi e anche se hai a che fare con una storia per ragazze, molto più vulnerabili (le storie.. non le ragazze :rolleyes: ) delle altre, la voglia di fare e "di arrivare" può rappresentarela marcia in più, quella decisiva. E qui gli autori non temono certo brutte figure, poichè hanno scelto un soggetto non innovativo e una sceneggiatura che pare una sfida alla fortuna per giocarsi tutto, avvalendosi però di una storia già premiata dal pubblico e seguita mensilmente nella sua versione cartacea. Ma non sempre il successo di un manga può ripetersi a specchio nella versione anime, vedremo più avanti come può riuscirci. 



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La bella Misaki proviene da una famiglia umile, al limite della povertà, con una casa che fa acqua da tutte le parti, lasciatele in eredità da un padre che non ha esitato adabbandonarla al proprio destino. Ha una sorellina minore, studentessa delle medie molto pragmatica e realista, tanto da dimostrare una decina d'anni in più, e una madre identica a lei, che si spacca in quattro pur di mantenere le due giovani ragazze. Nonostante queste premesse non certo rosee Misaki cresce forte e coraggiosa, apprende con profitto le arti marziali e diventa ben presto una studentessa modello, un classico esempio da imitare. Tuttavia, per potersi mantenere gli studi ed aiutare la famiglia, Misa-chan trova un lavoretto part-time, in un locale poco lontano dalla sua città. Essendo vietato dal regolamento scolastico che lei stessa ha controfirmato, in qualità di rappresentante d'istituto, Misaki deve gioco-forza tenere nascosta questa sua occupazione. Si tratta di un maid-cafè, ovvero uno di quei locali in cui le cameriere indossano abiti ottocenteschi molto appariscenti e si rivolgono al cliente con appellativi e modi di fare decisamente intimi e confidenziali. Il suo bar si chiama Maid Latte, è più "soft" della media degli altri maid, ma pur sempre vietato dal regolamento. A scuola Misaki è vista dai compagni più che altro come una specie ditiranno fastidioso, compagni maschi che non vorrebbero perdere la libertà comportamentale alla quale erano abituati prima dell'arrivo delle ragazze nell'istituto. Il suo compito è quello di organizzare gli eventi e di controllare il rispetto delle regole, compito che svolge con durezza a volte anche eccessiva e che la porta quasi ad odiare ogni maschio le rivolga la parola.



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Ma ce n'è uno contro cui non riesce proprio a far valere la sua autorità: Usui Takumi, il classico bellissimo invidiato da tutti, un biondo tenebroso all'apparenza solitario, che passa la maggiorparte del tempo a rifiutare le avance, più a meno celate, di quasi tutte le compagne di scuola. In apparenza privo di sentimenti, Usui è temuto e rispettato anche dalla folta parte maschile dell'istituto, che si rivolge a lui con enorme rispetto e timore reverenziale, vuoi per il successo di pubblico, vuoi per la reputazione che si porta dietro dalle medie, vuoi per l'abilità fisica a qualunque confronto o sfida. L'unica cosa che colpisce e cattura l'interesse di Usui è proprio Misaki. Non è affatto indifferente al suo fascino e, come se non bastasse, un giorno scopre casualmente il suo segreto. I due diventano giocoforza più intimi e, mentre per Misaki si tratta solo di un fastidio da tenere a bada, Usui si innamora gradualmente di lei, cercando mille espedienti per farglielo capire, ma senza successo. Al contrario, la presidentessa è sempre molto infastidita dal suo comportamento simil-galante, che però spesso le riserva atteggiamenti presuntuosi e un pò troppo intimi, anche se pure lei non è indifferente al fascino del biondo tenebroso. I due ragazzi vivranno così esperienze sempre più coinvolgenti, coadiuvati da compagni di scuola e di lavoro stravaganti, che li avvicineranno e li allontaneranno allo stesso tempo, in un equilibrio sottile di odio e amoreche resterà in bilico fino agli ultimi minuti della serie.



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Arduo paragonare Kaichou wa Maid-sama! ad altri shoujo, vuoi per la modernità del disegno e delle musiche, vuoi per il rapporto sempre uno a uno tra i due protagonisti, che hanno entrambi punti deboli da difendere o celare. Ciò che è certo è che il romanticismo, spesso detestato dalla critica e talvolta anche dallo spettatore, giovane o meno giovane che sia, in questa opera è ben presente, ma non solo non fa mai sbadigliare, bensì ti spalanca grasse risate e bei momenti introspettivi, un pò come successe in un'opera shoujo di successo, come Lovely Complex. Se si parte da questo presupposto diventa più facile individuare pregi e difetti di questa serie animata, poichè già in partenza si elimina senza problemi l'eccessivo "mielismo" e tutti quei caratteri di una love story che tanto infastidiscono il pubblico degli anni 2000, dopo essere stati premiati negli anni '70 e '80, ignorati e respinti nei '90 ed infine detestati e mal tollerati da una generazione che preferisce andare dritto al sodo, magari con violenza gratuita, piuttosto che soffermarsi agli aspetti più emotivi che una relazione ha dentro di sè.



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Ma in Kaichou wa Maid-sama! questi piccoli "incidenti" di percorso proprio non avvengono e questo è grazie soprattutto all'ottima caratterizzazione dei due personaggi principali, che ha portato ad abbandonare un pò quella dei personaggi secondari, ma a fin di bene. Alla lunga, ma nemmeno tanto, anche quasi subito tutto sommato, ci si affeziona ai due strampalati studenti, tanto dal trovarsi spesso e volentieri ad immaginare in anticipo battute o comportamenti, che tuttavia non sono mai banali o prevedibili. La sceneggiatura scorre facile facile, evento dopo evento, nelle più classiche situazioni shoujo, scuola, festival, mare, ma in questo in realtà l'ambiente scolastico deve convivere con quello del maid cafè, il che rende il tutto forse ancor meno pesante di come potrebbe essere. Avere due ambienti principali nei quali si svolge la sotria certamente aiuta a tener lontani gli sbadigli e in questo caso è stato ovviamente fondamentale per la riuscita stessa della serie. Anche l'arrivo del classico "terzo incomodo", nell'ultima parte della serie, avviene in modo così improvviso ed inaspettato da essere ben tollerato dallo spettatore, grazie anche alla sua caratterizzazione sufficientemente delineata, in base al suo ruolo. Per il resto, gag esileranti, battute al vetriolo, dialoghi ricchi e mai prevedibili, ammiccamenti continui, primi piani straordinari e faccette irresistibili a dir poco (soprattutto quelle di Usui) rendono lo scorrimento della storia veloce e piacevole, miscelate abilmente da una regia semi-esordiente che non riesce a farsi rimproverare proprio nulla. La lunghezza, 26 episodi, appare appropriata alla storia originale (che nella sua versione cartacea non è finita), forse un paio o al massimo tre episodi evitabili non per la scarsa bellezza, ma per la poca attinenza al filone principale, ma per il resto tutto molto omogeneo e fedele al manga, con l'aiuto di un ottimo montaggio. Azione e colpi di scena frequenti, velocità narrativa e doppie scene divertentissime fanno di questo shoujo un prodotto decisamente "anomalo" per la categoria, poichè dopotutto si tratta pur sempre di una storia romantica, anche delle più classiche tutto sommato, ovvero quella in cui i due piccioncini proprio non riescono ad essere onesti con loro stessi.



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In questo caso è più che altro Misaki che non ci riesce, vuoi perchè estremamente realista e molto poco incline ai sogni ad occhi aperti, vuoi perchè davanti si trova un Usui poco credibile, troppo bello e maledettamente inaffidabile, per cui lei è convinta al 100% che si tratti solo di un alieno pervertito, e nulla più. Tuttavia non fa nulla di serio per tenerlo lontano, anzi, approfittando di ogni suo aiuto nei momenti più difficili sa perfettamente che non se lo leverà più di torno, lasciandole addosso una sgradevole sensazione di debito eterno, ma forse anche la sottile speranza di capirlo e di capire a sua volta se e quanto possa lasciarsi andare. L'attrazione tra i due è
evidente fin dalle prime battute, non è monodirezionale, tuttavia se andasse subito al dunque ci priverebbe del piacere di una storia esilerante, comica, commovente e romantica allo stesso tempo.
Si possono dunque replicare i vari Lovely Complex che il passato ci ha lasciato e questa serie animata ne è la dimostrazione probabilmente maggiore degli ultimi 3 anni. Impreziosita da opening ed ending sempre all'altezza e da una colonna sonora semplice, ma efficace, Kaichou wa Maid-sama! si colloca di diritto nei primissimi posti delle classifiche shoujo del nuovo millennio, ma anche in una posizione alta nelle top 100 di sempre. Nato per stupire e divertire, ma non per forza per lasciare chissà quali insegnamenti, io trovo tuttavia che la storia di Misaki e Usui abbia in sè invece una morale bella grossa, ma lascio a chi ancora non l'ha visionato il piacere di scoprire quale.


VOTO: 8





Kaichou wa Maid-sama!
Titolo:Kaichou wa Maid-sama!
Titolo Inglese: Class President is a Maid!
Genere: Commedia Scolastico Sentimentale
Tipo: Serie TV
Episodi: 26
Nazionalità: Giappone
Produttori: J.C.STAFF
Anno: 02/04/2010 - 24/09/2010